"I gave it to Jean and said, first one is me, the second one is you, the third is our love"
" Lo diedi a Jean e dissi, il primo sono io, il secondo sei tu, il terzo è il nostro amore".
Continuiamo a parlare di Cartier, che nella storia dei gioielli iconici ne ha azzeccate parecchie.
Avete presente il Trinity, o meglio quello che oggi si chiama Trinity, 3 fedi d'oro bianco, giallo e rosa incrociate in un unico anello.
Siamo nel 1924, a Parigi a capo della Maison c'è Louis Cartier, nipote dello storico fondatore, Louis è amico di Jean Cocteau, artista incredibile e ribelle, romanziere, poeta, disegnatore e regista.
La leggenda narra che Cocteau una sera, perso nei fumi dell'oppio rimase affascinato dalla visione degli anelli di Saturno e chiese al suo amico di Louis di trasformare un concetto cosi universale in qualcosa di piccolo e personale.
Nello stesso anno appare su Vogue America e velocemente diventa un anello di culto.
Cocteau ne portava due al mignolo come il Duca di Windsor, ma anche Gary Cooper e Cary Grant. Il Trinity è prima e sopratutto un anello maschile.
A un Alain Delon incuriosito Jacques Cocteau raccontò: " Lo diedi a Jean Marais (suo compagno di vita e lavoro ) e dissi, il primo sono io, il secondo sei tu, il terzo è il nostro amore".
Nel 1950 spunta anche dal dito di Delon un Trinity.
#baguetroisors, #baguetroisanneaux (the #triplegoldring or #tripleringedring); the #rollingring, the #Russianweddingring or the #Trinityring.
"il gioielliere è stato un mago discreto che cattura frammenti di luna su un filo di sole" disse Cocteau di Louis Cartier.
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