Alhambra e VanCleef & Arpels

Alhambra e VanCleef & Arpels

“Per avere fortuna, bisogna credere nella fortuna”

 
 

per I pigri qui il podcast

"Per avere fortuna, bisogna credere nella fortuna” questo diceva Jacques Arpels, seconda generazione della famosa Van Cleef and Arpels. Jacques aveva l'abitudine di raccogliere quadrifogli dal suo giardino e regalarli ai suoi collaboratori come segno di buon auspicio.

 

Il quadrifoglio appare negli archivi intorno al 1906, insieme a gioielli "tocca legno" ed altri charms talismanici. Come in altre occasioni, questo design di grande successo nasce per dare al pubblico la possibilità di avvicinarsi alla maison con pezzi più democratici e un look più casual.

Quindi niente brillantoni o intricati incastri.

 

La versione come la conosciamo oggi nasce ufficialmente nel 1968, prima come una lunga catena d'oro ( sautoir ) costellata di quadrifogli vuoti profilati di perle d'oro.

 

Il quadrifoglio ha la stessa forma del motivo geometrico del quadrilobo, figura creata da quattro cerchi sovrapposti, spesso usata nell'arte e nell'architettura araba.

Questo collegamento fornirà il nome alla collezione, Alhambra, dal palazzo, gioiello di arte moresca della città di Granada.

 

Il grande successo della collezione, la porterà a declinarsi in moltissimi modi, mischiando pietre dure e preziose, dimostrando l'incredibile abilità degli artigiani della maison.

 

Dagli anni 1970 abbiamo visto la Alhambra addosso a principesse e attrici, Grace di Monaco ne possedeva diverse versioni.

Qui sotto Romy Schneider con indosso un sautoir Alhambra nel film di Michel Deville Le Mouton Enragé, uscito nel 1974.

 
 
 
 
 

Catherine, la principessa di Galles, è apparsa diverse volte in pubblico con una parure Magic Alhambra, collana e orecchini in madreperla e oro.

Recentemente abbinandola con un vestito rosso di McQueen al concerto per l'incoronazione.

A quanto pare aveva ragione Jacques Arpels, nella fortuna bisogna crederci, cosi la Maison continua a innovare e portare avanti la sua eredità arrichendo e diversificando la collezione.

 
 
 
 
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